Incredibile Trump. Nei primi 100 giorni sta mantenendo ad una ad una le sue, discutibili, promesse elettorali.
Nei primi giorni di mandato ha già firmato un accordo con alcune aziende petrolifere per costruire due oleodotti nelle riserve indiane dei Sioux. Questi enormi opere passeranno al di sotto della riserva indiana e, secondo gli ambientalisti, potrebbero creare anche problemi di inquinamento delle falde acquifere. Oltre al danno per da deforestazione anche l’avvelenamento degli Indiani. Ovviamente sono iniziate le proteste di Indiani e ambientalisti.
Ma Trump non si ferma. “Una promessa è una promessa”. Sembra questo il Leit Motiv del nuovo presidente americano che ha firmato un decreto per uscire dal Tpp ovvero l’accordo commerciale trans pacifico. Ora ci si aspettta che la Casa Bianca firmi dei decreti per il protezionismo e per tutelare le aziende americane.
A tal proposito ha già annunciato, in un incontro con le case automobilistiche, che cambierà l’autority e le restrizioni ambientali per le auto. L’obiettivo è far nascere e crescere aziende negli Stati Uniti per creare nuova occupazione.
Cosa ci si aspetta ancora?
In questi giorni sono attesi altri due importanti decreti: uno sul muro al confine del Messico e il divieto di ingresso in America per gli immigrati provenienti da paesi in cui c’è terrorismo. In prima battuta la Siria.
Quindi due decreti che vanno a limitare l’immigrazione in America. Dal sud e dai paesi in cui ci sono terroristi. Tutto questo, secondo Trump servirà a rendere più sicura l’America dagli attacchi e dalle infiltrazioni. In poche parole si vuole sigillare il confine dagli islamici e dai “nemici” messicani. Del resto un primo approccio di muro al confine col Messico c’era già ed era stato costruito da Bill Clinton.
Il ritmo con cui il presidente americano sta firmando decreti è frenetico. Probabilmente la sua voglia di mantenere alta la sua reputazione è grande.
Cosa ne penseranno gli americani? C’è chi scommette che ci si aspetta un periodo di grandi proteste.